Comitato riproduttivo per i pazienti oncologici

L’Institut Marquès dispone di un’Unità specializzata in oncologia e riproduzione con l’obiettivo di fornire consulenza a quei pazienti che hanno avuto il cancro (pazienti oncologici) e vogliono avere un bambino.

Negli ultimi anni la richiesta di preservare la fertilità in pazienti oncologiche è in aumento, conseguentemente all’incidenza del cancro nelle donne in età riproduttiva, anche ad effetto di un ritardo della maternità. Ad ogni modo le percentuali di sopravvivenza a questa malattia sono in crescita, con un tasso del 85% per i pazienti sotto i 50 anni.

Come si realizza il processo?

Quando la paziente consulta il nostro centro perché vuole rimanere incinta dopo aver avuto un cancro, raccogliamo tutti i dati della sua storia medica generale, ginecologica, riproduttiva ed oncologica, cosi come tutta la documentazione relativa alla diagnosi e al trattamento oncologico.

Questa Unità studia il caso di pazienti provenienti da tutto il mondo e permette che realizzino la consulenza senza bisogno di viaggiare, ma attraverso Skype o per email.

Un team multidisciplinare valuta ogni caso ed emette una decisione sul tipo di trattamento riproduttivo da seguire, concordato con il Centro di Riproduzione Assistita del centro. Questa valutazione multidisciplinare aiuta le pazienti a realizzare il sogno di maternità, senza aumentare il rischio recidivo della malattia.

E se il comiatato non approva la richiesta del trattamento riproduttivo?

In questo caso, la paziente riceve tutte le spiegazioni relative alle ragioni mediche che sconsigliano una gravidanza. Il medico spiegherà in modo dettagliato quali sono i test diagnostici o i trattamenti oncologici da seguire prima di rivalutare il suo caso.

Tassi di gravidanza

In uno studio condotto presso il nostro centro con oltre 100 pazienti oncologici che hanno chiesto consiglio sul trattamento di riproduzione, il tasso di gravidanza è stato dell’82% per paziente trattato.

Di tutti i pazienti che hanno chiesto un consiglio, si approvò di iniziare il trattamento riproduttivo nel 91% dei casi. Il resto è stato fondamentalmente scoraggiato perché non aveva ancora completato il trattamento oncologico.

Fertilita oncologici