Che tipo di vita è consigliabile fare fra il momento del trasferimento e il test di gravidanza?
Si consiglia di evitare sforzi fisici e rapporti sessuali con penetrazione; per il resto potrà condurre una vita del tutto normale.
Una volta eseguito il transfer, se la paziente si sente bene non c’è bisogno di sottoporla ad ulteriori controlli.
Se è stata realizzata una FIV con donazione di ovuli, è di fondamentale importanza non interrompere, per nessun motivo, l’assunzione dei farmaci prescritti.
Come si fa a sapere se la paziente è incinta?
15 giorni dopo il recupero dell’ovocita, verrà eseguito un test di gravidanza con la prima urina del giorno. Questo test va fatto anche se la paziente ha avuto delle perdite. Il risultato ci dovrà essere comunicato immediatamente via e-mail.
Se il risultato è positivo e la paziente ha realizzato una FIV con donazione di ovuli, dovrà continuare il trattamento aumentando la dose di estradiol a 2 cerotti di Estraderm 100mg/4 giorni e di progesterone a 900mg/giorno (300mg/8 ore) per via orale o vaginale fino a 70 giorni dopo il test di gravidanza.
In caso di FIV con sperma di donante, manterrà il progesterone a 600mg/giorno (200mg/8 ore) fino alla prima ecografia.
In qualunque momento decida di terminare il trattamento, puó farlo senza alcun particular protocollo da seguire.
Quando deve essere fatta la prima ecografia?
Circa 15 giorni dopo il test di gravidanza. Dobbiamo conoscere l’evoluzione di ogni singolo paziente; vogliamo sapere come si svolge la gravidanza, qual’è il risultato delle sue ecografie, sapere qual’è la data della gravidanza e conoscere il neonato anche se solo attraverso delle fotografie.
C’è rischio di gravidanza multipla?
Praticamente non esiste rischio di gravidanza multipla dato che nella maggior parte dei casi trasferiamo solo un embrione (SET, Single Embryo Transfer), per evitare le complicazioni e le possibili conseguenze che suppone una gravidanza gemellare per la madre e il feto. In caso di transfer di due embrioni, le possibilità di gravidanza gemellare nel nostro centro sono del 20 %.
Qual’è il rischio genetico in una gravidanza ottenuta attraverso donazione di ovociti?
Il rischio genetico è relazionato all’etá dell’ovocita. Tuttavia queste gravidanze hanno una possibilitá molto bassa di rischio genetico poiché le donatrici solitamente non hanno piú di 35 anni. Raccomandiamo l’amniocentesi solo se c’è un fattore genetico maschile associato.