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Institut Marquès ha partecipato al 34esimo congresso della Società Spagnola di Ginecologia e Ostetricia tenutosi a Oviedo. Al congresso abbiamo presentato i risultati di una ricerca condotta dalla nostra Unità di Riproduzione per pazienti oncologiche

Institut Marquès ha partecipato al 34esimo congresso della Società Spagnola di Ginecologia e Ostetricia tenutosi a Oviedo. Al congresso abbiamo presentato i risultati di una ricerca condotta dalla nostra Unità di Riproduzione per pazienti oncologiche.

Questa unità è nata con l’obiettivo di orientare le pazienti oncologiche ed informarle sulla possibilità di maternità dopo aver superato un cancro. Il team che la compone si caratterizza per la multidisciplinarietà, ed è composto da esperti di diverse specialità che studiano a fondo ogni singolo caso, per giudicare l’ appropriatezza o meno.

Il Dott. Carles Catllà, ginecologo e membro di questo Team afferma che “molte donne, a seguito di una chemioterapia terminata con successo, una radioterapia o un intervento chirurgico, possono avere un figlio, ma è imprescindibile l’analisi e l’approvazione del caso da un consiglio medico. In questo modo si può affermare tutelare la maternità dopo il cancro”.

L’Unità specializzata di Institut Marquès ha valutato l’89% delle pazienti idonee per poter cominciare un trattamento di riproduzione. Di queste, l’82% ha raggiunto una gravidanza grazie a diversi trattamenti, in meno di due anni dalla loro prima visita 7 donne su 10 sono riuscite a diventare madri.

Questo è quanto osservato dagli esperti di Institut Marquès, che da due anni continuano il monitoraggio delle pazienti oncologiche durante la gravidanza. Le pazienti, in buona salute, non hanno presentato una recidiva della malattia.

I trattamenti di riproduzione realizzati dalle pazienti sono stati i seguenti: Fecondazione In Vitro (3,9%), Donazione di embrioni (11,7%) e Donazione di ovuli (84%). Solo il 10% delle donne che si sono sottoposte alla PMA hanno vitrificato gli ovuli prima del trattamento oncologico. L’età media delle pazienti oncologiche è 40 anni, ed il cancro più comune è quello al seno (35%), seguito dal cancro di tipo ematologico come leucemia o linfoma (29%) e dell’ovaio (14%). Abitualmente le pazienti richiedono una consulenza solo dopo 8 anni dalla prima diagnosi di cancro.

Per alcune pazienti non è stato possibile realizzare un trattamento di riproduzione assistita (il 10% dei casi) per le seguenti cause: non aver ancora completato il trattamento del cancro, per l’età (oltre 50 anni) o per un problema di obesità patologica.

Quando una paziente non è ritenuta idonea ad affrontare un trattamento di PMA, viene informata riguardo ai test diagnostici o ai trattamenti oncologici a cui sottoporsi prima di poter presentare una nuova richiesta.

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