Coaching per gestire le emozioni nel processo di riproduzione assistita

apoyo psicológico

Cercare una gravidanza comporta molte emozioni, a volte difficili da gestire. Per questo motivo, Institut Marquès offre un servizio di assistenza alla fertilità in spagnolo, francese, inglese e italiano per quei pazienti che desiderano ricevere un supporto durante il processo di riproduzione assistita

Cercare una gravidanza comporta molte emozioni, a volte difficili da gestire. Per questo motivo, Institut Marquès offre un servizio di assistenza alla fertilità in spagnolo, francese, inglese e italiano per quei pazienti che desiderano ricevere un supporto durante il processo di riproduzione assistita.   La collaboratrice di Institut Marquès, Stéphanie Toulemonde , spiega come il coaching sulla fertilità emotiva aiuti a vivere il processo di riproduzione assistita in modo positivo e rilassato:

In che cosa consiste il coaching per la fertilità emotiva?

Il coaching sulla fertilità ha un approccio molto pratico. Si basa su strumenti ed esercitazioni pratiche per gestire al meglio tutte le emozioni che si presentano. Può aiutarti a rilassarti durante il processo, a comunicare meglio con l’ambiente (coppia, amici, famiglia), a non concentrare tutta la tua vita intorno alla ricerca di un bambino o prendere decisioni difficili.

Come trainer della fertilità, accompagno i pazienti verso la fiducia e il benessere emotivo. Li aiuto a vivere il processo in modo più sereno e positivo.

Quali sono le dinamiche seguite durante le sessioni e quali aspetti specifici vengono affrontati?

Il coaching si concentra sul momento presente ed è totalmente adattato alla persona.

Nella prima sessione,  fissiamo insieme gli obiettivi generali. Ogni sessione ha una propria agenda basata sulle fasi e le emozioni che si presentano – senza mai perdere di vista gli obiettivi generali.

Il mio lavoro di coach si basa su un ascolto empatico e attivo (attraverso domande di riflessione) e molti esercizi pratici.

Tra una sessione e l’altra, la persona ha “compiti” a casa, per mettere in pratica ciò che abbiamo visto insieme. Quello che succede tra due sessioni è molto importante. La dimensione pratica è fondamentale nel coaching.

Quali metodi possono essere seguiti per vivere il processo di riproduzione assistita in modo positivo?

Il coaching serve precisamente a identificare le risorse della persona e imparare a usarle per affrontare una situazione complicata. Per questo motivo ciò che conta per una persona non vale la pena per un’altra, ma ci sono tre consigli generali che penso siano fondamentali per cominciare:

Il primo consiglio è di riconnettersi con il corpo e prendersi cura di esso, coccolandolo ogni giorno. Il nostro benessere emotivo dipende molto dal nostro benessere fisico. Un corretto stile di vita, esercizio fisico, rilassamento, massaggi: tutto ciò che serve per sentirci fisicamente ed emotivamente più forti!

Il secondo, accetta le emozioni e concediti di viverle. È molto naturale provare emozioni come paura, rabbia, tristezza o persino gelosia. È importante identificarle e, soprattutto, accettarle e viverle. Negare o rifiutarle le farebbe solo crescere.

E, infine, non fare del processo di riproduzione assistita il centro della tua vita. È essenziale avere progetti per se stessi o per la coppia, stabilendo obiettivi oltre la ricerca della gravidanza.

Quali sono i momenti chiave in un processo di coaching sulla fertilità emotiva?

Tutti i momenti hanno un’importante carica emotiva. Per prima cosa, devi prepararti bene, sia fisicamente che emotivamente, alcune settimane o mesi prima dei trattamenti. In questo modo possono essere avvicinati in modo più sereno e positivo.

Quindi, ogni fase del processo porta emozioni diverse (fase di stimolazione ovarica, pick up, trasferimento di embrioni o inseminazione, beta-attesa). È importante affrontare queste fasi una per una, senza proiettarsi nel futuro.

E, naturalmente, se il risultato è negativo, l’accompagnamento emotivo è ancora più importante: oltre alla tristezza e alla delusione, molte volte le persone si sentono molto sole ed è vitale che si sentano accompagnati.

L’accompagnamento termina una volta raggiunta la gravidanza?

Dipende dalle persone e dalle situazioni, ma molte volte i pazienti vogliono continuare con il processo di coaching per alcune settimane.
Una volta raggiunta la gravidanza desiderata, la gioia è immensa, ma la paura e l’ansia possono durare fino alla prima ecografia, 12 settimane o anche più tardi.

Il coaching può aiutare a vivere queste prime settimane di gravidanza in modo più sereno.